D'ORO D'ART
The Goddess
50.000,00 €
The Goddess - magnificamente travestita da Cleopatra - risiede in un contesto contemporaneo e inaspettato, dove la cultura pop intreccia elementi brillanti di epoche passate. Questo luogo è lo scenario perfetto per un'intricata interazione tra le icone moderne e il significato originale del mito, rivelando la confusa e continua evoluzione della fama nel presente.
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The Goddess cattura la vanità delle donne nella cultura popolare.
Solmi crea una Dea -The Goddess- contemporanea, la cui immagine è accuratamente camuffata per esaltare il suo fascino mitico. Lo sfondo, uno splendido mosaico bizantino, aggiunge un inaspettato livello di ricchezza alla narrazione. Questa scelta unica distacca The Goddess dal contesto, sottolineando l'idea di una presenza eterna nell'era moderna.
L'animazione invita gli spettatori ad approfondire la complessità delle icone moderne e il loro profondo impatto sull'immaginario moderno. The Goddess incarna il fascino dei miti viventi, una figura che trascende i confini del tempo e del luogo.
È un omaggio alla natura in continua evoluzione della fama, dove il confine tra realtà e mitologia si confonde e dove le figure iconiche continuano a plasmare i nostri tempi.
The Grand Voyage
The Grand Voyage:Tre libri unici che dissolvono la realtà in un mondo digitale. Attraverso l'acuta ironia di Solmi, emergono personaggi che vivono in una dualità straordinaria: da un lato, sono ritratti con vivide pennellate in una dimensione fisica, mentre dall'altro, video digitali che intrecciano umorismo e contemplazione. Questi personaggi navigano in un universo generato al computer, travestiti con costumi di epoche diverse, in loop di un minuto che richiamano mitologia e cultura contemporanea. L'imprevedibilità trascina lo spettatore in un viaggio dove tempo, dimensioni e geografia si dissolvono, solo per essere riscoperti sotto una nuova luce.
INFO
D’ORO D’ART - Dipinto originale incapsulato nella copertina
Aluminio
Acrilico
Foglia d’oro
Dimensioni del libro chiuso
38 x 56,8 x 7,5 cm
D'ORO D'ART
In un mondo in cui l'arte è costantemente ridefinita dall'incessante avanzare della tecnologia, D'ORO D'ART sorge come l'esemplare fusione tra eredità e innovazione. Questo progetto rivoluzionario, intersezione perfetta tra artigianato artistico e videoart d'avanguardia, apre un nuovo orizzonte nell'espressione artistica.
Creato da Salvatore Giorgio Dino, fondatore e CEO di D'ORO Collection, D'ORO D'ART sfida sfida l'essenza della tradizione libraria, intrecciandola con il suggestivo magnetismo della videoart.
D'ORO D'ART è un'opera davvero straordinaria: un libro fisico che ospita un'opera di video art che prende vita al momento dell'apertura della sua copertina. Ogni pezzo fonde con maestria il fascino tangibile di un libro D'ORO con l'incanto virtuale delle immagini video in movimento.
Questo progetto ha adottato tecnologie all'avanguardia, tra cui schermi LCD e un sistema di riproduzione unico, tutti progettati per garantire durata e longevità. Il file video-sonoro, fondamentale in ogni opera d'arte, rimane una componente indivisibile, immutabile e intramovibile.
Per guidare questa innovativa fusione, due eminenti figure del mondo dell'arte contemporanea, Barbara London e Valentino Catricalà, lavorano come curatori del progetto dal 2019. La scelta di lanciare il primo progetto con l'opera di Dara Birnbaum, una vera e propria autorità nella videoart, rende omaggio alla dinamica storia di questa forma d’arte, che abbraccia la natura ibrida dell'arte contemporanea.
Le radici della videoarte risalgono agli albori degli anni '60, quando artisti provenienti da ogni angolo del mondo cominciarono a sfruttare la tecnologia elettronica portatile per esprimere le proprie visioni creative. Con l'avanzamento tecnologico, la videoarte ha gradualmente assunto un ruolo di crescente importanza, passando dalla periferia al centro del panorama artistico. Oggi, la tecnologia è onnipresente, ridefinendo il nostro modo di interagire col mondo. Ci affascina con la sua intimità e, allo stesso tempo, possiede il potere di distanziarci dalla realtà.
La tecnologia rappresenta la tela su cui gli artisti odierni navigano in un mondo intricato e interconnesso. In un'era in cui la pratica interdisciplinare è diventata la norma, gli artisti godono della libertà di scegliere il mezzo che meglio si adatta alla loro visione creativa.
Nel 2023 il progetto D'ORO D'ART si è evoluto, ha aperto le braccia per accogliere un nuovo artista, inaugurando un'era contemporanea di esplorazione artistica e tecnologica: Federico Solmi.
La nuova collaborazione prevede la realizzazione di tre serie intitolate "The Grand Voyage," ognuna composta da tre libri unici, segnando un'ulteriore pietra miliare in questo affascinante incontro tra arte e tecnologia.
D'ORO D'ART è un progetto curato da Barbara London e Valentino Catricalà, due importanti figure del mondo dell'arte contemporanea.
Barbara London è una rinomata curatrice e scrittrice che ha dato un contributo significativo al campo dell'arte contemporanea. È ampiamente riconosciuta per il suo lavoro sui nuovi media e sull'arte digitale. Per molti anni Barbara London è stata curatrice del Dipartimento di Media e Performance Art del Museum of Modern Art (MoMA) di New York. Durante la sua permanenza al MoMA, ha organizzato numerose mostre innovative che hanno esplorato le intersezioni tra arte e tecnologia. London è nota per il suo sostegno e la promozione della videoarte e dei media sperimentali. È stata determinante nel portare, ad un pubblico più ampio, il lavoro di artisti emergenti e affermati che lavorano con i nuovi media.
Valentino Catricalà è un curatore e critico d'arte italiano con una forte presenza nella scena artistica contemporanea. Ha curato e organizzato mostre ed eventi culturali su scala globale, concentrandosi sull'intersezione tra arte, tecnologia e società. Catricalà è stato coinvolto da diverse istituzioni in progetti artistici, sia in Italia che a livello internazionale, contribuendo alla promozione e al progresso dell'arte contemporanea. Attualmente è curatore della SODA Gallery di Manchester e docente presso la Manchester Metropolitan University.
Federico Solmi è nato a Bologna nel 1973. Dal 1999 vive e lavora a New York.
Il lavoro di Solmi utilizza colori vivaci e un'estetica satirica per ritrarre una visione distopica della nostra società attuale. Le sue mostre presentano spesso installazioni articolate composte da una varietà di media, tra cui esperienze di realtà virtuale, installazioni video, pittura, disegno e scultura.
Solmi usa la sua arte come veicolo per stimolare una solida conversazione con il pubblico, mettendo in evidenza le contraddizioni e le fallibilità che caratterizzano il nostro tempo.
Fondendo i suoi dipinti con l'estetica dei video giochi, i video di Solmi mettono il pubblico di fronte alla sua assurda riscrittura del passato e del presente, fondendo umorismo nero e senso del grottesco con le nuove tecnologie. Solmi crea una realtà virtuale carnevalesca animata da script di computer e performance di motion capture piuttosto che da stringhe.
Nel 2009, Solmi è stato premiato dalla Fondazione Guggenheim di New York con la John Simon Guggenheim Memorial Fellowship nella categoria Video & Audio.
Le opere di Solmi sono state incluse nella mostra per il centenario della Phillips Collection, Seeing Differently, e nella mostra itinerante della Smithsonian National Portrait Gallery, Outwin 2019: "American Portraiture Today", nonché nella mostra inaugurale dell'Ocean Flower Museum Island nella provincia di Hainan, a Danzhou, in Cina.
La prossima mostra personale di Solmi, "The Great Farce", sarà inaugurata nel settembre 2024 al Block Museum of Art della Northwestern University. Tra le precedenti mostre personali nei musei ricordiamo "Joie de Vivre" (settembre
2022 - febbraio 2023) al Morris Museum di Morristown, New Jersey, "The Grand Masquerade" (2019) al Tarble Art Center di Charleston, Illinois, e "American Circus" (2016) all'Haifa Museum of Art in Israele.
Il suo lavoro è stato incluso in diverse Biennali internazionali, tra cui Open Spaces: A Kansas City Arts Experience (2018), la Beijing Media Art Biennale (2016), la Frankfurt B3 Biennial of the Moving image (2017-2015), la First Shenzhen Animation Biennial in China (2013), la 54esima Biennale di Venezia (2011) e la SITE Santa Fe Biennial in New Mexico (2010).
Dal 2016 al 2019 Federico Solmi è stato visiting professor presso la Yale University School of Art e la Yale School of Drama, New Haven CT. Solmi è stato nominato critico ospite presso la Yale University School of Art per il 2022.
Solmi sta attualmente lavorando a un nuovo corpo di disegni a tecnica mista di grandi dimensioni, che indagano sui nuovi magnati e influencer del nostro tempo.